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RAPPORTO 2013 SULLA QUALITA' DELLE ACQUE

 

LA CONFCOMMERCIO DI PESCARA INTERVIENE IN MERITO

AL RAPPORTO 2013 SULLA QUALITA’ DELLE ACQUE:

  

  

“INACCETTABILE IL BALLETTO SUI DATI CHE HA PRODOTTO UN DANNO INGENTE AL NOSTRO TURISMO BALNEARE. ABBIAMO CHIESTO AL MINISTRO DELLA SALUTE DI APRIRE UN INCHIESTA PER ACCERTARE LE RESPONSABILITA’ DI QUANTO ACCADUTO”

            La Confcommercio di Pescara interviene in merito al Rapporto 2013 sulla qualità delle acque italiane, presentato nei giorni scorsi dal Ministero della Salute, che ha attribuito all’Abruzzo la maglia nera per la qualità del mare.

“Con rammarico abbiamo dovuto assistere impotenti al deflagrare della notizia sulla stampa nazionale, con inevitabili ricadute negative sul nostro turismo balneare, per poi leggere tardive smentite da parte dell’ARTA Abruzzo-Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente che ha riabilitato il nostro mare adducendo che le analisi effettuate in Abruzzo hanno seguito criteri differenti dalle altre regioni italiane.

Ci chiediamo come è possibile che vengano comparati come omogenei alcuni dati raccolti tenendo conto solo delle aree di mare balneabili ed altri che, invece, tengono conto anche delle zone interdette alla balneazione come le foci dei fiumi.

E’ un fatto molto grave ed in considerazione dell’enorme danno di immagine subito dal turismo balneare abruzzese abbiamo scritto al Ministro della Salute per chiedere di aprire un inchiesta tendente ad individuare le responsabilità di quanto accaduto.

Deve emergere con chiarezza chi ha sbagliato in questa vicenda e cioè se ha sbagliato l’ARTA Abruzzo ad utilizzare un campione così ampio o se esiste scarsa chiarezza circa le modalità di svolgimento di tali rilevazioni.

Se dovesse essere vera la seconda ipotesi non è tollerabile che dati così importanti vengano raccolti senza che sia definito con chiarezza un criterio omogeneo a livello nazionale che impedisca, senza possibilità di furberie di sorta, discrezionalità a vantaggio di qualche regione ed a svantaggio di altre.

Invitiamo, inoltre, la Regione Abruzzo, a cui anche ci rivolgiamo, ad attuare tutte le iniziative che possano rilanciare l’immagine del nostro mare, così duramente colpita, attraverso l’acquisto di pagine di importanti giornali o spazi televisivi di rilevanza nazionale in cui promozionale la qualità delle acque abruzzesi sia in Italia che all’estero

Crediamo, infatti, che anche la politica locale abbia le sue responsabilità avendo sottovalutato la drammatica ricaduta di tale notizia per il comparto turistico abruzzese, tranne alcune eccezioni che ci piace sottolineare come quella del Presidente della Provincia di Chieti.

Al riguardo invitiamo tutti gli attori della politica regionale ad attivarsi affinché vengano messe in campo tutte le iniziative, anche eclatanti, che possano da subito attenuare il calo di prenotazioni che tale falsa informazione sta già comportando per il nostro turismo balneare, che rappresenta l’80% dell’economia turistica abruzzese.”


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